Ci sono due cerchi distinti nella quotidianità di ciascuno di noi, uno è quello delle piccole certezze, del nostro ordine ripetitivo e a tratti maniacale di azioni ben conosciute e padroneggiate, la nostra copertina di Linus. L’altro è uno spazio più incerto e sconosciuto, in cui mettersi in gioco e perdere i punti di riferimento abituali, in cui sfidare le nostre ansie guardandole in faccia per combatterle e vincerle. Il primo è la nostra zona di confort, il secondo è il luogo in cui avviene la magia.
Sul Filo del Circo è il manifesto di questo dialogo, di questa tensione, di essere nuovi tutti i giorni, facendo amicizia con gli ostacoli, per superarli espandendo quindi il nostro brivido e il nostro benessere.
Tentare nuove strade richiede energia, quando ci sentiamo stanchi abbiamo più probabilità di assecondare vecchie abitudini che assumere un nuovo rischio. Ma se le mescoliamo con un sentimento di successo, un po’ d’ansia e di dubbio possono portare a una significativa crescita personale. Le novità accrescono la produzione di dopamina, aumentano la memoria ed espandono le possibilità di apprendimento rendendo la nostra mente più malleabile.
Se volete spostare i confini della vostra zona di confort ma non sapete da dove cominciare, benvenuti alla sedicesima edizione del Festival, il regno dell’incertezza, della ricerca del disequilibrio possibile, della sorpresa, dello spiazzamento, della prodezza e della risata.
Più di cento artisti ci aspettano per mostrarci come sia possibile accettare questa sfida, ciascuno con il suo stile, per un mese, tutti i giorni… E allora, che la magia abbia inizio!